“I CLOSE MY EYES”
Villa Galileo Firenze

lastra deformata, ricostruzione del cielo nel giorno della morte di Galileo
ph@JacopoNocentini


“I close my Eyes”,   è un lavoro che fa parte della serie che Di Carlo ha realizzato per il suo Solo Show dentro dentro l'ultima dimora di Galileo Galilei a Firenze.
L’artista si domanda cosa ci fosse in cielo la notte della morte di Galileo Galilei.
grazie alla collaborazione con  con gli astrofisici INAF recuperano le mappe stellari degli ultimi 600 anni, riusciendo a ricostruire il cielo a Firenze nel giorno del  8 gennaio 1642.

L’artista deforma in 2 grandi lastrespezzate quel cielo stellato e lo porta dentro al cortile interno di Villa Gioiello,  scegliendo di collocarle dentro gli affacci vuoti della casa di Galileo.
  Questa serie di frammenti di cielo stellato è dedicata alla perdita e  all'impossibilità di trattenere per sempre qualcosa;  un cielo che oggi non è più osservabile a causa dell’inquinamento luminoso e dell’evolversi dell’universo, che mostra la fragilità delle cose eterne o dell’illusione del loro infinito.
Un memento sui sentimenti sulle azioni dell’uomo in rapporto alla vita, alla natura e alla scienza.


* ”I Close my eyes” ha partecipato alla Giornata del Contemporaneo a Roma, con un’azione performativa dell’artista. Di Carlo  ha collocato il cielo di Galileo nei belvedere dove lo scienziato fece le prime dimostrazioni con il cannochiale presso la città eterna.


"I Close My Eyes",  is a work that is part of Di Carlo's site-specific series inside Galileo Galilei's last home in Florence.The artist wonders what was in the sky on the night of Galileo Galilei's death.through collaboration with INAF astrophysicists retrieve star maps from the last 600 years, managing to reconstruct the sky in Florence on the day of Jan. 8, 1642.The artist deforms that starry sky into 2 large slabs and brings it inside the inner courtyard of Villa Gioiello, choosing to place them inside the empty overlooks of Galileo's house.  This series of starry sky fragments is dedicated to the loss and the impossibility of holding something forever; a sky that today is no longer observable due to light pollution and the evolution of the universe, showing the fragility of eternal things or the illusion of their infinity. A memento about feelings about man's actions in relation to life, nature and science.



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